- Questo evento è passato.
Premio Nazionale delle Arti – Incontro con BARRY TRUAX
6 Ottobre 2018 @ 17:00
Free
PNA 2017/2018 – XIII edizione
Sezione MUSICA ELETTRONICA E NUOVE TECNOLOGIE
Interagire con la complessità interna ed esterna del suono. Dalla microtemporalità alla composizione del paesaggio sonoro.
Ai due estremi del mondo sonoro troviamo una dimensione interna di microtemporalità (meno di 50 ms), dove frequenza e tempo sono interdipendenti, e una dimensione esterna di
complessità sonora relativa all’ambiente. In termini di progettualità, il computer fornisce innumerevoli strumenti per agire a entrambi i livelli, per esempio mediante sintesi granulare e mediante la creazione di paesaggi sonori con sistemi multicanale. In questo intervento, anche attraverso una serie di esempi musicali, l’autore passa in rassegna la propria esperienza ormai quarantacinquennale dedicata ad integrare quei due estremi. Il termine “soundscape” (paessaggio sonoro) è in uso dagli anni 1960. Fu usato incidentalmente da Buckminster Fuller, e poi in modo più ragionato e regolare da Raymond Murray Schafer, nel contesto del World Soundscape Project (WSP) che Murray Schafer portò avanti alla Simon Fraser University negli anni 1970. Da allora il termine è stato usato e abusato in molteplici contesti, spesso in maniera acritica e senza far riferimento alla percezione umana dell’ambiente. Varie prospettive teoriche ne hanno esteso il significato, per esempio secondo il modello dell’ecologia acustica, oppure quello delle comunicazioni acustiche e degli studi di antropologia del suono – solo per citare due di quelle prospettive. A sua volta la “soundscape composition” – la composizione del paesaggio sonoro – è diventata una pratica musicale importante, sia come forma d’arte sia come pratica di consapevolezza ambientale, proponendo opere talvolta di tipo documentario altre volte di tipo più immaginifico. Il concetto di “paesaggio sonoro” tende a inglobare qualsiasi tipo di sonorità, e la composizione del paesaggio sonoro tende a creare forme immaginarie in cui è difficile separare voce, musica e ambiente. Nei lavori dell’ autore, il materiale viene elaborato con tecniche di trattamento digitale attuali, anche a scala microtemporale (“microsound”), ma conservando la riconoscibilità all’ascolto: la struttura dell’opera e il suo filo narrativo sono guidati dalla conoscenza contestuale del mondo da parte del compositore.
PROGRAMMA elettroAQustica & PNA 2018