Installazione e realizzazione informatica di Stefano Giacomelli

Pea Soup è un’installazione sonora autonoma, che si presta anche a forme di performance piuttosto libere ed estemporanee. Ideata in un contesto tecnico analogico (1974), viene qui presentata in una nuova realizzazione, implementando in digitale il processo base del lavoro. È uno dei primi esempi di repertorio nell’utilizzo creativo del feedback elettroacustico (effetto Larsen): un sistema di altoparlanti diffonde il segnale ripreso da altrettanti microfoni, posizionati a loro volta per catturare il suono diffuso dagli stessi altoparlanti. Si innesca un processo di retroazione che, con alcuni accorgimenti particolari (pitch shifting, limiter ed equalizzazione), produce molteplici morfologie sonore.: partendo da un apparente silenzio l’informazione sonora (nella forma di segnale elettrico) viene acquisita e trasmessa ad un sistema di elaborazione digitale (forma numerica). Il risultato è un continuum più o meno frastagliato ma anche condizionato dalle caratteristiche acustiche dell’ambiente dove l’installazione viene realizzata. Si tratta quindi di un’installazione site specific. L’intervento degli strumenti all’interno dell’installazione, previsto da Collins come un’ulteriore variabile musicale, nella nostra realizzazione è studiato per omaggiare alcuni tratti artistici del compositore, usando strumenti ricorrenti nella sua produzione più sperimentale. L’indagine musicale si estende quindi nella direzione dei rapporti instaurabili tra suono, ambiente e componente performativa umana.