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ElettroAQustica ensemble in concerto al MAXXI L’Aquila
18 Novembre 2022 @ 19:30 - 20:30
Freevenerdì 18 novembre 2022 ore 19:30 – 21:00
MAXXI L’AQUILA
Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Visualizza il sito del MAXXI L’Aquila
Programma
AGOSTINO DI SCIPIO, Ecosistemico Udibile n.1 (Studio sulla risposta agli impulsi) per live electronics e piccole percussioni
ALVIN LUCIER, Music for pure waves, bass drums and acoustic pendulums per oscillatori, grancasse e pendoli acustici
MARIA CRISTINA DE AMICIS, Physis II per violino, live electronics e audio digitale
BARRY TRUAX, Nightwatch per marimba e supporto digitale a quattro canali
ALESSIO GABRIELE, Come gli aquiloni per viola elettrica, viola acustica, live electronics e audio digitale
ensemble elettroAQustica
Alessandro Gizzi, percussioni
Fabrizio De Melis, violino e viola
Carlotta Libonati, viola
Maria Cristina De Amicis, Agostino Di Scipio, Alessio Gabriele, elettronica dal vivo
Stefano Giacomelli e Daniel Scorranese, regia del suono
Questo concerto esemplifica in modo conciso ma chiaro alcuni orientamenti formativi e artistici che appaiono imprescindibili nel mondo odierno: un rapporto davvero libero e creativo coi cosiddetti “nuovi media” può essere perseguito sviluppando insieme consapevolezza espressiva, competenze tecniche e attitudini di ricerca multidisciplinare. A tal fine è importante, da un lato, sperimentare ipotesi creative nuove; dall’altro frequentare e praticare passaggi della modernità musicale che costituiscono un vero e proprio “repertorio elettroacustico”, un bagaglio di esperienze del recente passato, utile e necessario per comprendere il presente e orientarsi nel futuro.
Ecosistemico Udibile n.1 (Studio sulle risposte all’impulso) (2002)
Primo lavoro del ciclo ECOSISTEMICO UDIBILE di Agostino Di Scipio, che comprende installazioni sonore e performance preparate tra 2002 e 2014, in base a un nucleo comune di criteri operativi (i principali altri lavori del ciclo sono Studio sul feedback, Studio sul rumore di fondo e Studio sul silenzio). Per ‘ecosistema’ si intende qui propriamente un insieme di agenti e meccanismi interconnessi tra loro e in rapporto simbiotico e adattivo col concreto ambiente circostante dove avviene la performance. Il processo d’insieme opera dunque non solo “in tempo reale” ma anche “in spazio reale”, cioè si manifesta non come immagine naturalistica o forma di spazio virtuale e immaginifico, ma come ascolto e sviluppo delle riflessioni acustiche e di altre caratteristiche sonore dello spazio materiale e condiviso che accoglie l’esecuzione. Nel caso dello Studio sulle risposte all’impulso, questa rete di interazioni diventa udibile come una nicchia di “polveri sonore”, un reticolo di eventi residuali, di piccole scalfitture abrasive con densità variabili nel micro- e nel gesto formale complessivo. Nella versione qui presentata, la risposta della sala viene sollecitata con piccole percussioni (clavette, battiti di mani o altro) oltre che da impulsi sintetici generati col software PulsarGenerator di Curtis Roads al CCMIX (Centre de Creation Musicale Iannis Xenakis, Parigi). L’elaborazione in tempo reale, l’analisi delle risonanze d’ambiente e la generazione dei segnali di controllo sono state implementate dal compositore sul sistema di elaborazione digitale del suono Kyma.
Music for pure waves, bass drums and acoustic pendulums (1980)
Si tratta di una performance e/o di una installazione per un solo esecutore con elettronica e quattro grancasse. Un suono sintetico sinusoidale estremamente grave, in glissando, mette in risonanza membrane e battenti di altrettante grancasse. I battenti sono realizzati come pendoli meccanici costituiti di palline da ping-pong, sospesi con un filo ultraleggero. L’apparato complessivo richiede anche quattro altoparlanti celati alla vista, nei pressi delle quattro grancasse. Controllando il suono in glissando, la performance indaga gli stati variabili di risonanza acustica e la trama sonora dinamica del sistema nel suo insieme, in un percorso solo teoricamente lineare e statico.
Physis II (2014)
Nello studio della materia e della sua forma, il tema del dinamismo è inteso come divenire. Questo ci è spiegato in termini di forze proprie e di energie racchiuse nella materia. Physis II vuol esprimere l’avvicendarsi delle trasformazioni naturali e del tempo attraverso la modulazione degli elementi peculiari del violino e dell’elettronica.
Nightwatch (1982)
Questo lavoro fu ideato come complemento di East Wind (1981), per flauto dolce e supporto audio (nastro magnetico). In entrambi i brani, l’intera parte su supporto quadrifonico è costituita da trasformazioni dei suoni del solista, in rapporto di contrasto o di somiglianza con essi. I due brani sono correlati come opposti complementari: il flauto dolce è uno strumento in cui un flusso d’aria attraversa il legno, la marimba è invece un insieme di corpi di legno che attivano l’aria circostante. La struttura del pezzo riflette schemi costruttivi tratti dagli esagrammi del Libro dei mutamenti di antica tradizione cinese. In Nightwatch, il materiale sonoro preregistrato è dovuto a Russell Hartenberger, che ha suonato uno strumento precedentemente appartenuto ad Arnold Truax, padre del compositore – al quale, insieme a Russell Hartenberger, il brano è dedicato.
Come gli aquiloni (2020)
Come gli aquiloni legati a uno stesso filo, le linee musicali prendono origine dalla medesima impronta generatrice e vivono sorti strutturate ma libere. La realizzazione per viola acustica, viola elettrica ed elettronica intende restituire un’esperienza musicale che nel tempo e attraverso il tempo integri la tradizione strumentale, la tavolozza tecnico-espressiva estesa dalla liuteria contemporanea e l’intervento sull’essenza stessa del suono attraverso il mezzo elettronico. Il lavoro è strutturato in tre parti in cui, senza soluzione di continuità, gli stessi insiemi di suoni sono esposti come rapide nuvole irregolari, come fili di una trama polifonica complessa o come figurazioni virtuosistiche.